Il cruscotto attraverso i secoli

Pubblicato il 20 nov 2020InAutonoleggio e automotive
Il cruscotto attraverso i secoli

# L’evoluzione del cruscotto

Un excursus su uno dei protagonisti della tua auto: dalla crusca per cavalli al sistema di infotainment.

Noi di Urcar! siamo abituati a cruscotti comodi, sicuri e tecnologicamente all’avanguardia. Lo sappiamo: adesso ci stai immaginando con il nasino all’insù, il petto gonfio di chi ne sa più di tutti e gli occhiali da nerd. Il punto è che, ormai, le auto di nuova generazione hanno raggiunto un altissimo standard tecnologico ed il cruscotto si è rapidamente modellato sulle necessità degli automobilisti e sulle direttive governative per la sicurezza stradale. Ma il cruscotto, in realtà, non è sempre stato così. Anzi, già dall’etimologia della parola, che deriva dal termine “crusca”, puoi facilmente immaginare che, prima di diventare la parte più sofisticata del veicolo, ne ha fatta di strada. Ad ogni modo, i nostri venerandi lettori nati prima del 1890 possono tranquillamente saltare questo articolo e passare a qualcosa di decisamente più visionario.

Cos’è il cruscotto?

Innanzitutto: di cosa si tratta? Può sembrare una domanda banale, ma spesso la terminologia può facilmente portare in confusione. Molti, infatti, si riferiscono al quadro strumenti chiamandolo, impropriamente, cruscotto. In realtà, il cruscotto è tutta quella parte dell’automobile posta anteriormente che separa il motore dall’abitacolo. Si trova al di sotto del parabrezza ed è la sede fisica di una serie di comandi e strumenti fondamentali per guidare l’auto, dalle bocchette di ventilazione ai pedali. Nella parte inferiore del cruscotto, infatti, sono ancorati i pedali della frizione, del freno e dell’acceleratore, oltre al piantone dello sterzo. Nella parte superiore, invece, risiede la plancia, ovvero quella parte del cruscotto che ospita il quadro di controllo con la strumentazione, le bocchette di aerazione, la sede per l’autoradio, gli airbag, i vani portaoggetti, ed altro. Eppure, non è sempre stato così.

Il primo cruscotto

Il cruscotto come lo conosciamo oggi è solo il frutto di un’evoluzione continua che inizia alla fine del XIX secolo. In quel periodo, come prevedibile, non esistevano - né tantomeno erano previste - le automobili così come le conosciamo. Eppure, il cruscotto era già lì, ma stavolta fra il cocchiere e i cavalli. La parola “cruscotto”, infatti, nasce proprio con i carri e le carrozze trainate da cavalli che, nel trottare, alzavano fango e richiedevano cibo per ricaricare le energie durante il viaggio. La paratia che riparava il cocchiere dai detriti e che conteneva il cibo prendeva il nome di “cruscotto”, ovvero, il contenitore della crusca. I primi cruscotti erano in legno, cuoio o lamiera e contenevano anche la frusta e le redini. Insomma, tutto ciò di cui i veicoli dell’epoca avevano bisogno.

evoluzione del cruscotto XIX.png

Dal cavallo al motore endotermico

Mentre veniva coniato il termine “cruscotto”, in Europa qualcuno immaginava (e realizzava) le prime autovetture con motore endotermico. All’interno di esse, i primi cruscotti erano tutt’altro che all’avanguardia. All’epoca, essi presentavano, infatti, solo le boccette di vetro con l’olio lubrificante, la leva del freno e, successivamente, anche un primo quadro strumenti con misuratore di velocità e contachilometri. Solo in seguito viene introdotta l’illuminazione di quest’ultimo. Un occhio di riguardo è dato al design dell’abitacolo e al quadro strumenti, con parti in ottone curate nei minimi dettagli. Vengono gradualmente introdotti anche tool come il contagiri e il sistema di monitoraggio della pressione. La fine degli anni 30 segna il passaggio delle autovetture al mondo “pop”, scardinate dall’idea di semplice mezzo di trasporto. Grazie all’ennesimo update del cruscotto, la generale percezione dell’auto cambia da “mezzo” a “luogo” in cui passare del tempo: arrivano il riscaldamento e le prime autoradio a valvole.

Il cruscotto del dopoguerra

La fine degli anni 40 porta con sé un desiderio di rinnovamento, che si declina anche attraverso il design dell’automobile e dei suoi spazi interni. Il volante presenta, al centro, i loghi iconici delle case automobilistiche e il cruscotto acquista colore. Le bocchette d’areazione nascono, inizialmente, solo per le automobili di fascia alta, così come l’autoradio cromata. Dal momento in cui l’industria della plastica rigida si scontra col settore automotive, il cruscotto cambia totalmente. Con questo nuovo materiale vengono prodotti volanti, leve per le frecce e una serie di pulsanti. Negli anni 70, poi, l’optional più gettonato era sicuramente l’accendisigari e, possibilmente, anche il posacenere. Grazie al cruscotto, l’auto diventa finalmente uno spazio in cui passare del tempo in compagnia. Basta pensare ai cinema, ristoranti, teatri e addirittura chiese drive-in, dove poter usufruire del servizio offerto dal locale restando comodamente nella propria auto.

evoluzione del cruscotto vintage.jpg

Comodità, sicurezza, tecnologia

Negli anni 80 vengono aggiunte nuove funzioni al cruscotto che, via via, diventa sempre più tecnologico. Viene migliorata l’aria condizionata, vengono aggiunti nuovi vani portaoggetti e, successivamente, viene introdotto il navigatore. Con passi da gigante, la plancia si fa velocemente ultra-moderna e il sistema di infotainment rende rapidamente l’automobile sempre più connessa. Sul piano pratico viene introdotto il touch screen, mentre dal punto di vista software vengono realizzati sistemi capaci di rendere smart, per la prima volta, anche un mezzo di trasporto.

evoluzione del cruscotto Alfa Romeo Giulia.JPG Cruscotto di un'Alfa Romeo Giulia

L’automobile, nella sua interezza, si è trasformata, ha cambiato aspetto, forma, funzione, percezione, alimentazione. Ma forse, più di tutto, è l’evoluzione del cruscotto a rappresentare al meglio il modo in cui, insieme all’auto, si è evoluta la società. Ed è sempre lui, il cruscotto, che un tempo conteneva la crusca per cavalli, a riflettere oggi le nostre necessità al volante e a rendere così comoda, sicura e tecnologicamente all’avanguardia la nostra esperienza di guida.

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